Nel Decreto Rilancio (art. 85) sono arrivate le tanto attese misure per colf e badanti. Finalmente il Governo ha risposto alle pressioni delle Parti Sociali per includere i lavoratori domestici tra i beneficiari delle iniziative per il sostegno al reddito. Nei mesi scorsi sono state adottate isolate soluzioni a livello regionale, prima la Sardegna e poi il Lazio, per il settore del lavoro domestico, ma mancava un’azione a livello nazionale per far fronte all’emergenza Covid-19. Vi spieghiamo le misure principali consigliando la lettura completa del nuovo Decreto Rilancio.
Bonus colf e badanti Covid-19
Nel decreto “Cura Italia” era stato previsto il bonus baby-sitting. Con il Decreto Rilancio il Governo inserisce misure anche per colf e badanti. Prevista un’indennità per i mesi di aprile e maggio 2020. L’importo del bonus è di 500 Euro per ciascun mese.
Questa indennità è esentasse, poiché non concorre alla formazione del reddito, non è cumulabile con la NASpI, non è cumulabile con le indennità della legge 24 aprile 2020, n. 27 e non spetta a chi percepisce il reddito di emergenza (misura di sostegno al reddito per i nuclei familiari per l’emergenza epidemiologica da COVID-19).
Chi può richiedere il bonus colf badanti?
Possono fare domanda i lavoratori domestici con uno o più contratti di lavoro alla data del 23 febbraio 2020. L’indennità spetterà solo ai lavoratori domestici non conviventi con contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali. Le domande dovranno essere effettuate in via telematica tramite il sito INPS. Sarà l’Istituto di Previdenza stesso ad erogare le somme previste per ciascun lavoratore.
Nel testo del decreto non è specificato se l’indennità è valida per tutti i lavoratori domestici indipendentemente dalla sospensione o riduzione del rapporto di lavoro. Ulteriori chiarimenti saranno dati nei decreti attuativi e nelle note INPS.
Regolarizzazione dei lavoratori domestici
Tra le novità del Decreto Rilancio abbiamo l’introduzione di misure per contenere il lavoro nero (art. 103). Per favorire l’emersione di rapporti di lavoro irregolari, i datori di lavoro potranno presentare istanza, per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale o per dichiarare l’esistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o cittadini stranieri.
Queste istanze potranno essere presentate dal primo giugno al 15 luglio 2020 presso l’INPS, lo Sportello Unico per l’immigrazione e la Questura per il rilascio dei permessi di soggiorno.
Consigliamo di guardare il video di Inas Cisl che riassume le informazioni principali per la richiesta del Bonus Colf attiva da oggi 25 maggio sul sito dell’Inps.