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Coronavirus, vademecum DOMINA per il lavoro domestico


Coronavirus, vademecum DOMINA per il lavoro domestico

Coronavirus, il vademecum DOMINA per il lavoro domestico

DOMINA, Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico ha elaborato un vademecum per le famiglie e i lavoratori. Dieci semplici punti per aiutare datori e lavoratori domestici nel comportamento da tenere durante l’epidemia di Coronavirus.

Il vademecum è scaricabile gratuitamente, vi invitiamo a salvarlo e a condividerlo il più possibile. In caso di dubbi vi ricordiamo che è possibile inviare i vostri quesiti via e-mail e sui nostri canali social Twitter e Facebook. Per approfondimenti vi consigliamo di leggere anche “Lavoro domestico e Coronavirus, DOMINA risponde”. In questa sezione stiamo rispondendo alle domande più frequenti sulla gestione del rapporto di lavoro relative all’epidemia di Coronavirus.

Scarica e condividi il Vademecum Lavoro Domestico

  1. Sospensione del lavoro

Se non è necessaria la prestazione, si richiede ai datori di lavoro domestico un grande senso di responsabilità, lasciando a casa i propri collaboratori e continuando a pagare, laddove possibile, la retribuzione mensile.

  1. Convivenza

Se il rapporto di lavoro domestico prevede la convivenza, sia il datore di lavoro che il lavoratore devono avere il buon senso di attenersi alle regole dettate dal Governo per il rispetto di tutti i presenti in casa.

  1. Autocertificazione

Per le commissioni bisogna munirsi di autocertificazione che ne indica il motivo, es. acquisto farmaci o spesa, per evitare di incorrere in sanzioni in caso di controlli. Mantenere sempre la giusta distanza durante le file di attesa.

  1. Libertà personale

Né il datore di lavoro né il lavoratore può limitare la libertà dell’altro. Se non si è d’accordo su scelte o abitudini, per non rischiare il contagio, si consiglia di interrompere il rapporto di lavoro per giusta causa.

  1. Igiene prima di tutto

Lavarsi sempre le mani mantenendo alto il livello di igiene, soprattutto se si rientra dopo aver fatto delle commissioni: acquisto di generi alimentari o farmaci. Evitare di fare passeggiate in questi giorni.

  1. Riconoscere sintomi sospetti

Se il datore o il lavoratore domestico ha febbre, tosse o dolori muscolari, chiamare il medico di base oppure il 1500 o il 112. L’altro dovrà avere l’accortezza di mettersi in auto quarantena.

  1. Diventare social

In questi giorni difficili per tutti, è bene aiutarsi a vicenda nelle relazioni, facilitando il contatto telematico (telefono, chat, skype, etc.) con i propri familiari bloccati in altre case o lontani.

  1. Contributi INPS

Il pagamento dei contributi INPS da lavoro domestico dovuti dall’1 al 10 aprile è sospeso fino al 10 giugno 2020. La sospensione è valida anche per il versamento dei contributi dovuti in caso di licenziamento del lavoratore.

  1. Distanze di sicurezza

Rispettare anche in casa la distanza di 1 metro tra i componenti della famiglia e il lavoratore. Se è necessario un contatto ravvicinato nella cura alle persone non autosufficienti è consigliabile l’uso di mascherine e guanti monouso.

  1. Fonti ufficiali

Affidarsi solo a fonti ufficiali per avere informazioni corrette e aggiornate. Si segnalano a titolo esemplificativo: www.epicentro.iss.it, www.salute.gov.it, www.protezionecivile.gov.it, www.interno.gov.it.